Si, un po' di anni addietro da questo tratto di Naviglio, passava il duomo di Milano, su dei barconi e sotto forma di cubi grezzi di marmo che raggiungevano Milano lungo il Naviglio, e anche un santo vi transitò ( SAN CARLO BORROMEO ).
Adesso invece la desolazione, il tratto di cui vi parlo è a Tornavento di Lonate Pozzolo (Varese) loc. Castellana, tratto che è a ridosso di due province, Varese, Milano, (praticamente terra di nessuno) poi il fatto che il tratto è in una zona del parco, poco battuta dalla gente rende invisibile lo scempio agli occhi di molti.
La vergogna è che quando raggiungi il tratto di Naviglio, ci si imbatte con una serie di cartelli, che indicano chiaramente che tipo di pesca esercitare, tratto adibito esclusivamente per la pesca a coda di topo ( frusta) guardi il Naviglio e pensi se mi va bene qua ci trovo il topo, poi giungi alla conclusione che non ti serviva la canna, ma una moto sega per tagliare il bosco che sta crescendo nel letto del Naviglio.
Poi allo scempio partecipa anche l'ENEL, che a costruito una serie di porte che bloccano il flusso d'acqua verso il Naviglio, anche quando ci sono le piene del Ticino, e non capisco perché si preferisca deviare tutto il flusso d'acqua nel Marinone, invece che darne un po' al Naviglio, e far si che si possa pescare a frusta.
Bisogna anche sapere che sarebbe un tratto di acqua pulita, dove il famoso depuratore di S. Antonino non scarica le sue puzzolenti acque, perché attualmente scarica nel Canale Industriale, e nel Marinone.
Marmo posato dai Cavalieri del Fiume Azzurro, a testimonianza del passaggio sul Naviglio del santo, e dei marmi del duomo di Milano.
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